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MEDIO ORIENTE: LA TERRA PROIBITA
In moto dalla Turchia all'Egitto, attraverso Israele

 

Come promesso pubblicamente, raccolgo in questa pagina tutte le recensioni ricevute. Tutte, nessuna esclusa, positive e negative. L'unico requisito è ... che abbiate letto il libro.
Le recensioni sono tratte dai link indicati o ricevute per e-mail. Se vuoi che pubblichi la tua, è sufficiente che la scrivi qui sul Forum dei Motoviaggiatori o me la invii a gold-wing@libero.it

Ecco le recensioni del libro; sotto sono riportate quelle dei dvd.

Medio Oriente: la Terra Proibita. In moto dalla Turchia all'Egitto, attraverso Israele

  1

Tomaz
utente del
Forum di Mototurismo
11.2.2011

Il tuo libro è stato molto utile così che non serve nemmeno avere la Lonely Planet.  La parte finale con tutti i dati è molto utile, così che quando entri in un certo paese sai almeno un po’ dei prezzi, cambi delle valute etc.
Abbiamo anche dormito dentro al Wadi Rum. Non nel campeggio, ma siamo entrati circa 2 km dentro nel deserto. Quando siamo entrati nel paese di Rum ho subito notato il posto dove campeggiavi tu: mancava solo la Gold Wing!

2

ruggero
utente del
Forum di Mototurismo
15.2.2011

Che dire.... Marcello stavolta hai fatto "il viaggio". Sì il viaggio con tutte le caratteristiche di un viaggio. Distanze, paesi, frontiere, lingue, paesaggi e storia, genti e costumi e soprattutto emozioni. Numeri come al solito tanti ma.... sei fatto così! Nonostante il chilometraggio non eccessivo (in relazione alla tue medie s'intende) in questo giro hai condensato tutto ciò di cui deve essere fatto un "viaggio vero". Hai corso all'andata per raggiungere il "cuore" del viaggio, ti sei immerso profondamente nei luoghi a cui tenevi maggiormente e poi ruminando alcuni luoghi già visti sei ritornato di corsa verso casa. Questo libro oltre che la cronistoria di un bel viaggio è anche piacevole da leggere sia perchè ti fa attraversare luoghi e costumi da sempre affascinanti, sia perchè si capisce che sei "maturo" come viaggiatore. Mi è sembrato di capire che ti sia piaciuto parecchio e che tu abbia provato belle emozioni. Da alcune descrizioni che hai fatto si intuisce chiaramente il tuo stato d'animo e le tue emozioni. Ed è così che si deve "viaggiare", non esiste un viaggio senza forte coinvolgimento emotivo. Beato te ma felice anche io di averti potuto leggere, come ti ho già detto, sei i nostri occhi nei luoghi dove noi non riusciamo ad andare. Certo tutte quelle peripezie alle frontiere a me avrebbero fatto perdere le staffe, ho riso quando descrivevi la scena del tamponamento sul traghetto e tu che facevi "l'arabo" tra gli arabi. avranno constatato che le pietre della Giordania in confronto alla tua tenacia sono morbide. Complimenti. Ti auguro di viaggiare ancora tanto e di provare le emozioni e le sensazioni che sono la "benzina" della nostra vita. Lunga strada a te.
Con stima e amicizia Ruggero

3
Mototurismo
Marzo 2011
Un viaggio di oltre dodicimila chilometri, raccontato con grande passione e ricchezza di informazioni. L'autore, Marcello Anglana, è al suo terzo volume. Precedentemente ha pubblicato "La meta è la strada" (2008 - www.boopen.it) e "Fino in Mongolia!" (2010 - Edizioni Antilia). Da dodici anni a cavallo della sua inseparabile Honda Gold Wing 1500 con all'attivo 650 mila chilometri, Marcello ha percorso nella sua attività motociclistica 60 stati in 3 continenti e il suo desiderio di scoperta sembra non trovare mai posa. In questo suo ultimo lavoro ci conduce in un appassionante percorso in Medio Oriente. Nel libro c'è tutto: dalla preparazione del viaggio al compimento, con una ricchezza di particolari e di informazioni che rendono partecipe il lettore in modo totale. Nel libro, ancora più che in una guida, è possibile ricavare uno spaccato dei luoghi visitati con informazioni ed emozioni reali in presa diretta. Completano il volume un buon numero di foto a colori e una cartina riassuntiva del percorso.Tabelle e dettagli sul percorso in chiusura del libro forniscono uno strumento unico per chi voglia ripercorrere un giorno queste strade verso "La Terra Promessa", così ricche di storia e di cultura.
4
Motitalia
Marzo 2011
Dopo la Mongolia e i viaggi in tutta Europa, Marcello Anglana sale nuovamente sulla sua Honda Gold Wing 1500 per un'altra avventura, questa volta in Medio Oriente. Come in tutti i precedenti libri, anche questo riserva grande importanza al lato romantico del viaggiare in moto: il "sentire la strada", guidando la motocicletta in assoluta solitudine, senza alcun supporto logistico o assistenza. La sintassi semplice e colloquiale dell'autopre accompagna il lettore in Siria e Giordania, attraverso l'esoticità di paesaggi e panorami straordinari. Il merito di Anglana, però, sta nel non distogliere lo sguardo dagli aspetti "pratici" del partire in moto. Infatti, i suoi libri (e questo non fa eccezione) prestano attenzione alla fase di preparazione del viaggio motociclistico (visti, permessi, ecc.), senza dubbio molto interessanti per il lettore. In definitiva, un buon libro, anche per la sua "utilità", che verrà certamente apprezzato dagli amanti dell'avventura su due ruote e non solo.
5
Il Bussola
utente del
Forum di Mototurismo
e Forum GWCI
25.3.2011

Dopo aver letto i precedenti libri di Marcello, mi sono immerso nella lettura della sua ultima creazione dopo il viaggio fatto in Medio Oriente.
Ho notato ancora progressi nel descrivere i luoghi attraversati e soprattutto le emozioni percepite, mi sono piaciuti anche alcuni “extra” divertenti raccontati nei diversi capitoli. Immaginavo la faccia di Marcello, mentre gli facevano pagare per diverse volte il transito dalla frontiera Giordana, lo stupore di fronte all’immensità delle Piramidi con la sua moto, lo sguardo attratto dalle rovine di Petra.
Come ci ha abituato l’autore, il libro oltre ad essere un memoriale del viaggio è anche una preziosa guida per chi volesse ripercorrere lo stesso itinerario: sono elargiti numerosi dettagli circa le spese sostenute, i punti gps dei pernottamenti, le difficoltà dei visti e altri utilissimi spunti per pianificare al meglio i propri viaggi.
In questo scritto si percepisce l’enorme bagaglio di storia, cultura ed esperienza che Marcello si è portato a casa dopo aver percorso 12.528 km attraversando la culla della civiltà antica. Emozionante il passaggio nel deserto del Wadi Rum con il cielo stellato delle sue notti, toccante e riflessivo il tragitto dentro Israele, i luoghi della Cristianità e della Bibbia visti con i propri occhi dopo averli letti per anni nei libri di storia e religione: queste sono le emozioni che Marcello riesce a trasmettere con il suo ultimo libro.
Ancora di più è aumentato in me il desiderio di viaggiare in moto con la mia goldwing, ora che ho scoperto che è possibile grazie a Marcello e ai suoi incredibili viaggi!
A Marcello auguro ancora milioni di chilometri in sella, pagine e pagine di racconti ed emozioni sempre più grandi da portare a casa dopo ogni viaggio.

6
ToscanoIGT
utente del
Forum di Mototurismo
9.4.2011

Ho in mente le mie domande, ma mentre scrivo, me ne vengono altre...
1) Mi è piaciuto l'aver inserito nel libro le citazioni, da quel mito di Lawrence d'Arabia a quelli che vanno dall' Esodo a...
2) Mi è piaciuta , come per l'altro, la tua ironia ( un esempio ben descritto in video e nel libro : la tua avventura nella parte nord della Turchia, dopo la Bulgaria... mi aveva fatto pensare l'uomo che faceva pascolare i suoi greggi con quel bastone in mano..., in quelle terre vaste, mai come le terre a oriente che hai già visitato ..) , la capacità disarmante di ospitare chiunque nel Medio Oriente, la tua fede e sensibilità, e non solo le tue opinioni sulle crude realtà umane e altro (citi più volte le tue idee su questo o quello , in base a dove sei).
3) Quando ho visto il 1° dvd , in cui sbattevi le mani per il fresco o freddo... mi è sorta spontanea la domanda: ma non hai lo scalda manopole?? Eppure i guanti mi parevano ottimi per le intemperie...
4) Ignorante come sono , non conoscevo la cosidetta : Shouting Hill ( e potrei allungare la lista...).
5) La parte storica dei luoghi che hai visitato ( Egitto , Giordania , Israele e Territori Palestinesi, Siria, Libano, Turchia). Dai ruderi di Lawrence , alla strada colonnata in Siria, di 1 km più lunga dell'altra... etc...
5/bis) Le locaità religiose, cristiane e non solo, che descrivi con una grande responsabilità emotiva, insomma, non sono solo dei punti di visita turistica e basta....
6) Per chi non ti conosce, e legge un tuo libro, basta questo, quando dici : ho 5 gironi per Aqaba , quasi 5.000 km , guiderò da mattina a sera, ad Aqaba... , ti prenderebbero per un inalberato scatenato, invece va capito come tu programmi il tuo viaggio e lo si impara di libro in libro.
7) I divieti... ma se ne parlerà a tu per tu , Terra Promessa, Terra Proibita, Terra .
Detto ciò , rispondi come ti va.
--------------------------------------------------------------------------
Le mie risposte:
Ti ringrazio delle domande; è un piacere per me rispondere.
1) Le citazioni mi piace inserirle, perchè, ovviamente, non sono certo il primo viaggiatore in quei luoghi. Citare come li hanno visti altri, è un modo per allargare gli orizzonti di chi legge (oltre che i miei), far vedere il paese da un altro punto di vista. Oltre al fatto che certe "citazioni", fanno parte della storia di un paese: non si può comprendere, o anche solo visitare Israele e Palestina, senza aver presente la Bibbia: credenti o no, pur considerandola solo un libro come un altro, è tale l'influenza che tale libro ha avuto e ha su quei luoghi, che sarebbe quasi come visitare l'Egitto ignorando il Nilo.
2) Riguardo le mie opinioni, credo che, quando si racconta un viaggio, è meglio essere chiari con i lettori, manifestando chiaramente le proprie idee, piuttosto che cercare surrettiziamente di convincere qualcuno senza dire apertamente quello che si pensa e raccontando in modo parziale la realtà. Se si è sinceri, il lettore potrà essere d'accordo o meno, ma comunque gli si avrà offerto degli spunti di riflessione.
Riguardo la serata passata a casa del siriano, con i suoi bambini, è un episodio e un "arricchimento" che regge tranquillamente il confronto con la visita a un sito monumentale del calibro di Palmyra. La gente, alla fine, ti resta nel cuore più delle pietre.
3) Gli scalda manopole ce li ho, ma scaldano solo i palmi; inoltre quei guanti erano ormai alla frutta (13 anni; li ho cambiati dopo il viaggio); infine, un po' di "scena" bisogna pur farla per il pubblico...
4) "Ignorante" lo ero anch'io, ma, prima di partire, mi documento a fondo sui luoghi che attraverserò: preferisco perdere un po' di "sorpresa", ma diminuirie il rischio di saltare qualcosa di interessante, anche perchè io non torno quasi mai nello stesso posto. Anche per questo i miei viaggi sono così "concentrati": vedo tanto in così poco tempo perchè (oltre a guidare dall'alba al tramonto) so già dove andare, con poche esitazioni e perdite di tempo. Tanto c'è e sempre spazio per qualche interessante imprevisto o divagazione.
5) La parte storica dei luoghi mi ha sempre interessato: vedo spesso un luogo come la stratificazione storica di varie popolazioni; questo arricchisce il paesaggio, a volte più, a volte meno, ma è difficile trovari luoghi dove la storia non ha importanza.
5 bis) Ho la fortuna di avere fede.
6) Hai colto il segno.
7) Con piacere.

7
Maurizio Giuseppe Trapani
motociclista
16.4.2011
I tuoi libri ["La meta è la strada", "Fino in Mongolia!" e questo] sono dei veri e propri diari di bordo dei tuoi viaggi effettuati in moto; la lettura è scorrevole e piacevole e trasmettono emozioni e sensazioni di viaggio al lettore più sensibile, come io stesso mi definisco per via della mia indole caratteriale sulla mia personalità. Siccome di professione faccio l'insegnante di Sostegno per gli alunni "Specialmente Abili" e in più sono anche insegnante di Educazione Fisica, noto il rigore preciso e perseverante del racconto delle tue emozioni ed esperienze di viaggio in movimento, mettendo il lettore ad immedesimarsi con la propria moto e sognare lo stesso tragitto che hai fatto te, almeno questa è la mia percezione interiore elaborata. Certo i numeri e le cifre non fanno per me, ma a me è piaciuto il racconto della tua esplorazione geografica e si notano le tue qualità morali più spiccate nel raccontarle.
8
Bikers Life
Maggio 2011
Un viaggio in una delle zone della Terra più dense di conflitti, il Medio Oriente, ma anche una terra ricca di storia, punto d'incontro tra diverse civiltà, dove affondano le nostre radici storiche, culturali, religiose. Un viaggio attraverso la "Terra Promessa", che però per l'autore diventa la "Terra Proibita", per i divieti che ha dovuto affrontare, aggirare, a volte violare.
12.500 km, 12 Stati, 24 confini in 22 giorni. In sella alla sua fidata moto, con ormai 630.000 km. Dalle maestose piramidi d'Egitto ai suggestivi deserti arabi, dalle colline del Golan conteso tra Israele e Siria alla fiabesca Cappadocia turca, dal biblico monte Sinai alle antica città di Petra e Palmyra. E poi l'avventura del lungo ritorno con la moto con una riparazione d'emergenza. Un viaggio che arricchisce e costringe a pensare.

9
Daniele Moro
motociclista
1.8.2011
Ho letto con soddisfazione anche il Tuo ultimo libro e visionato più volte i dvd e Ti rinnovo tutti i miei complimenti.
Attendo con impazienza il Tuo prossimo libro.
10
Fabio
motociclista
13.9.2011
Un racconto che mi sembra un romanzo ... o un romanzo che mi sembra un racconto ? Non lo so, di sicuro Marcello riesce a far partecipe il lettore delle sue Avventure (con la A maiuscola) in un modo davvero encomiabile, nel libro c'è scritto di tutto e di più, BRAVO MARCELLO !
(e complimenti per la tua forza di volontà ! non ti sono certo mancati gli imprevisti !).
11
Marco Cotti
motociclista
12.2.2012

Un racconto completo di un viaggio reso a volte difficile dalle situazioni politiche del Medio Oriente.
Per tanti, leggere questo libro, sarà forse l'unico modo per avere un'idea di cosa voglia dire viaggiare in moto nella "Terra Proibita".
Un applauso a Marcello che ha trovato il coraggio di andarci e poi raccontarcelo, pubblicando questo bellissimo racconto.

12
caps
utente del
Forum di Mototurismo
15.3.2012
Leggo i tuoi libri con estremo piacere; ammiro la tua capacità e umiltà di rendere gli altri partecipi delle tue imprese mettendoti in gioco ogni volta.
13
Maurizio Francesconi
Presidente del
Gold Wing Club
i Lupi dell'Appennino

8.5.2012
Dopo il lungo viaggio fino in Mongolia, Marcello Anglana ci stupisce ancora. In questo libro racconta di un viaggio diverso, un viaggio non particolarmente lungo ("solo" 12.500 km, quasi pochi per come Marcello ci ha abituato), ma molto impegnativo per i confini attraversati. Un viaggio fortemente voluto nonostante tutte le difficoltà, burocratiche e politiche, che lo hanno ostacolato fin dalla sua preparazione; un viaggio realizzato a volte con trucchi e sotterfugi, per superare frontiere particolarmente ostiche. Il libro presenta la solita struttura di diario di viaggio, che ci accompagna, giorno per giorno, insieme a Marcello a cavallo della sua Gold Wing, attraverso questa terra (il Medio Oriente) così carica di storia e soprattutto attraverso i popoli che lo abitano, spesso impegnati in conflitti violenti tra di loro. E' un Marcello un po' diverso quello che traspare da queste pagine: più attento alle riflessioni sull'ambiente che lo circonda, sulla gente e i popoli che incontra, su problemi politici dei paesi che attraversa; molto interessanti anche le numerosi citazioni, dalle bibliche (quasi "inevitabili" in questi luoghi) a quelle letterariamente più recenti come Lawrence d'Arabia. Ma, anche in questo libro, non manca l'avventura, compresa quella prettamente motociclistica, come quando Marcello si trova, a tarda sera, in un remoto porto mediorientale, con la moto bloccata per un problema elettrico. Ma non sveliamo l'esito… Belle le foto che illustrano il libro e utile la cartina finale.
14
Alberto Cicoria
motociclista
17.6.2012
Quando leggo i tuoi libri (Egitto e Giappone) mi sembra di aver fatto anche io viaggio con te, complimenti riesci a trasmettere le tue emozioni, continua così sei unico.
Bravo Marcello
.
15
Simone Panzeri
viaggiatore
28.9.2012

L’emozione che ho avuto a leggere il primo libro, pagina dopo pagina, è indescrivibile. Mi sembrava di stare li con lei. Di vivere le stesse emozioni e tensioni (vedi dogana Israele).
Io non ho la moto. Sono un viaggiatore indipendente (tenda-auto-roulotte-piedi) ma mai in moto (anzi solo 1 volta, in 2 su scooter a Copenaghen..).
Credo però che sia significativo sottolineare come, anche se con mezzi totalmente differenti (il mio sogno è un camperino...), il viaggiatore sia spinto dalla stessa voglia di scoperta e di avventura.
Sicuramente però lei è inarrivabile come tenuta mentale e psicologica. Fare il tipo di viaggi che fa lei, “a suo modo”, senza assistenza e da solo.. ci vuole tanta tanta tanta forza mentale. E credo che i suoi libri siano un vero insegnamento sotto questo punto di vista. Il mai perdersi d’animo, il cercare sempre una soluzione ad ogni piccolo o grande problema.
E poi, l’andare “oltre barriera”, cercare di comunicare con chiunque e anche con chi parla lingue totalmente sconosciute a noi... veramente un saggio di insegnamento.
Vorrei proprio farle i complimenti per tutto quello che ha fatto e che farà.
Sicuramente alcuni dei suoi viaggi sono sogni per me, che prima o poi spero di avverare. La ringrazio anche perché alcune mete non le avevo mai considerate o lo avevo messe in secondo piano... ora invece sono lì, grazie a lei che me le ha fatte conoscere, in cima ai miei pensieri.

16

Stefano Santi
2.10.2012

Finito di leggerlo giusto giusto ieri sera; ancora non riesco a crederci come facciate tu e Italo Barazzutti ad andare in certi posti con una Honda GoldWing.
17
Pino Manzi
motociclista
13.10.2012

Commento comune a tutti e 4 i libri e i 3 dvd
Le tue avventure di viaggio hanno qualcosa di magico: riescono a trasportarmi indietro nel tempo, ai miei 15 anni quando con una Gilera 500 Saturno Sport, forcella a pantografo con mollone centrale e modificata in stile chopper da un abile meccanico dell’epoca, folleggiavo per immensi pascoli ovini del sub Appennino Dauno. Sono passati ben 46 anni da allora (... e 9 motociclette…) e leggendo i tuoi meravigliosi racconti di viaggio s’è risvegliato lo stesso entusiasmo tanto che da pochissimo ho acquistato una Gold Wing GL 1500 usata. Non certo per compiere le tue imprese (sono consapevole dell’età) grazie alle quali, però, mi sento partecipe e si appaga in parte quello spirito di avventura ancora vivo in me.
Pensa che mi accingo a rileggere e rivedere i filmati per la terza volta e ti assicuro che non stancano mai: un’opera d’arte è tale quando rileggendola più volte, anche con spirito critico, riesce sempre a trasmetterti nuove emozioni. E’ difficile da spiegare: riesco ad immergermi completamente in quei viaggi, a vivere e condividere  ansie, paure o insicurezze di varia natura inevitabili quando si viaggia come, per esempio, dovere necessariamente proseguire anche con raffreddori o dolori di varia natura, mal di pancia compresi che appaiono quando si cambia repentinamente ambiente a causa di cambiamenti di fuso orario e conseguentemente di alterazione dei bioritmi (vedi funzioni intestinali) e che vanno a costituire l’imponderabile. Sono certo che non è  facile programmare a monte viaggi di quella portata, specialmente quando si pensa a tutta la parte burocratica che l’attraversamento di vari Stati comporta, dei rischi che si corrono e dell’imponderabile  di cui sopra che si annida ovunque ma tu... niente, imperterrito parti consapevole che, in prior, “La meta è la strada”; in alter, le mete programmate. Bravo Marcello; hai saputo trasformare la tua moto in una compagna fedele pronta a soddisfare la tua innata voglia di viaggi, di scoperte, di avventure, di libertà e renderci partecipi con i tuoi racconti. Insomma, un vero centauro che è riuscito a conciliare tutto quanto pur con ristrettezze temporali causa impegni di lavoro.
Mi hai chiesto un commento ai tuoi libri cosa che è impossibile, come se il sacerdote, dopo aver letto le Sacre Scritture chiedesse il parere all’Assemblea. Non ci sono commenti da fare ad esposizioni così dettagliate e coinvolgenti sui tuoi viaggi. Vedi, Marcello: un uomo può definirsi tale quando sa essere umile, modesto ed in grado così di accettare e apprezzare quando qualcuno sa fare e fa di più, bello o brutto, sbagliato o no ma, comunque, ha avuto il coraggio di fare. E lungi da me  l’idea di fare confronti  con chiunque abbia fatto lunghi viaggi in quanto sponsorizzato, finanziato o quant’altro, al contrario di te che alle spalle hai avuto solo e soltanto lo schienale della tua sella Corbin. Quindi, “tutta farina del tuo sacco” ossia programmazione, tenacia, coraggio, consapevolezza e, soprattutto, la voglia di quello spirito libero e avventuroso che ti distingue.
Se poi sei propenso ad accettare un suggerimento costruttivo, alla fine dei racconti di viaggio e per quel che concerne la parte analitica che ritieni sia più rilevante, forse sarebbe più opportuno rappresentarla attraverso grafici, sia essi a torta o istogrammi o grafici combinati con vari parametri in quanto di immediata comprensione; nell’analitico vanno bene pure le tabelle ma, fidati di chi è stato alle prese con queste cose da un’intera vita (vengo dalla ricerca scientifica, dalla statistica e puoi immaginare quanti grafici e tabelle ho dovuto produrre nelle tante pubblicazioni a cui ho partecipato come coautore). I convenuti alla presentazione di un poster scientifico in merito a primi risultati sperimentali di una determinata ricerca, vogliono vedere subito l’essenzialità dei risultati e l’immediata comprensione che solo attraverso rappresentazioni grafiche e foto puoi dare.
Vuoi un esempio?
In ogni convegno, riunioni, lettori ecc…, c’è sempre quello che in gergo diciamo “cerca rogne”…, che vuole dare sfoggio di cultura (che non ha), che si arroga il diritto di sentenziare su tutto e su tutti (e immagino che nella tua vita lavorativa hai vissuto simili esperienze), e vengo al punto.
A pag. 177 del libro Medio Oriente: la Terra Proibita (12: Tabelle) ad Aqaba, giorno 5 marzo 2010 all’arrivo il contachilometri (o il GPS) o il sistema di calcolo ti sottrae costantemente 1 Km che poi scompare a Wadi Rum per ricomparire subito dopo, da Petra fino alla fine (….mmmbbbaaahhhhh?????). Nulla di significativo per chi ha dimestichezza coi numeri ma che al profano (e sono la stragrande maggioranza sui forum e non mi sono mai iscritto apposta: faziosi o in altri termini “ciucci”...) fa scattare un campanello di allarme e che gli darebbe modo di tempestare la rete di stupide argomentazioni screditanti.*
Comunque non preoccuparti, che resti tra noi persone serie. 
Analizzando statisticamente qualche dato sui costi carburanti si rivela molto significativo, ad un intervallo di confidenza di P=0,05, l’escursione dei prezzi da non poter mettere, però, in correlazione ai costi chilometrici totali se non per singolo stato. Lo stesso per i consumi: occorrerebbe sapere molti parametri del tipo qualità carburante, pressione atmosferica, altitudine, umidità dell’aria, venti, tipo di strada e così via …… ma così dovresti scrivere un altro libro solo per le disquisizioni tecniche e che potrebbero interessare la HONDA .
Mi hanno colpito molto certi accostamenti evangelici nei tuoi escursi in Medio Oriente e specie quelli di Luca, il mio preferito. Ciò dimostra quanto è grande la tua capacità di discernimento nel sapere coniugare la Spiritualità ai viaggi, cosa di vitale importanza quando si è soli in giro per il mondo. Forse a molti è sfuggito questo particolare; a me invece no. È necessaria una grande autostima e tanta Fede per fare quello che fai tu. Continua così e non dare troppo peso a nessuno (compreso me), stando attento (ma questo lo sai bene) a tutti coloro che nei loro commenti palesano una profonda invidia mista a rabbia per non essere loro stessi capaci di fare niente. E attento pure a quelli che si dichiarano amici (i più pericolosi) che con le loro velate battute sarcastiche rischiano di provocare sui più deboli l’effetto tortura cinese della goccia d’acqua sul cranio (fortunatamente tu non sei un debole).
Alla fine, bravo Marcello e continua con i tuoi viaggi e scrivi, scrivi e scrivi e per quanto riguarda tabelle e grafici o statistiche varie, conta pure sul mio apporto tecnico.
--------------------------------------------------------------------------
*La mia risposta:
L'anomalia da te trovata nella tabella a a pag. 177 del Medio Oriente (complimenti, sei l'unico ad averla notata) si spiega semplicemente col fatto che i km originari, ricavati dal gps, contengono anche i decimali. La tabella, invece, per necessità grafiche, è semplificata e quindi arrotonda al numero intero; invece i totali tengono ovviamente conto anche dei decimali. Pertanto si crea quella che potrebbe sembra un'anomalia ma si spiega in questo modo.
Esempio concreto.
Km parziali 10,4 + 9,3 + 15,2
Danno un totale progressivo di 10,4 .. 19,7 .. 34,9 Applicando l'arrotondamento, nella tabella stampata comparirà: km parziali 10 + 9 + 15
Totale progressivo: 10 .. 20 .. 35 e non quello che si otterrebbe, sommando i numeri parziali arrotondati, 10 .. 19 .. 34.
Analogamente, quando l'arrotondamento avviene per difetto, tale unità "in più" può scomparire, magari nel prosieguo del viaggio.

18
rt76
utente di
Amazon.it
12.10.2013
4 stelle su 5
Sognando il Medio Oriente
Un'avventura prima della cosiddetta "Primavera Araba", attraverso mondi e genti vicini, straordinariamente diversi fra loro. Il diario di un viaggio che forse oggi si può solo sognare, nell'attesa che la regione (ri)trovi un minimo equilibrio. In ogni caso un libro che non dovrebbe mancare nella biblioteca (o nel kindle) delle mototuriste e dei mototuristi.
Formato Kindle
19
toti66
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
25.1.2015
E' stato il primo dei tuoi libri che ho letto, mi ha subito preso il tuo modo di viaggiare, il coraggio innanzitutto di affrontare viaggi estremi in posti pericolosi, il modo di viaggiare solo e di raccontare di posti che conoscevo solo dai racconti biblici! Appunto è come leggere un po' la Bibbia, diciamo che i tuoi libri sono la Bibbia del mototurismo. Grazie di tutto.
20
Veltliner
utente di
Amazon
28.2.2016
5 stelle su 5
Avvincente!
Letto tutto d'un fiato così come l'autore interpreta i suoi viaggi in moto. Narrazione molto intensa corredata da una quantità di dati incredibile. Sempre coinvolgente il problema ricorrente alla moto - impianto elettrico or altro che sia - che ti fa sentire parte del viaggio.
Apprezzati anche i molti riferimenti storici dei territori attraversati.
A mio giuduzio, uno dei migliori docu-romanzi dell'autore
21
Digital Library
10.4.2016 o prima
Questo è il buon libro da leggere. Troverete qualcosa di nuovo. Grande...
22
Debia A.
utente del
Forum Zingari on the Road
3.5.2016
Ho appena finito di leggere questo ebook, la descrizione di un viaggio con i contro...bip, fatto a marzo del 2010 fino in Egitto passando per la Turchia, Siria, in sella ad un Goldwing, con tante problematiche e imprevisti inaspettati.
Un libro con testo di piacevole lettura.
23
Spotlight
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
18.5.2016
Il libro mi è piaciuto molto perchè Marcello, a mio parere, è riuscito a trasmettere il suo coinvolgimento personale nella situazione mediorientale, non solo in termini politici o etnico-sociali ma anche, mi permetto di notare, da un punto di vista umano e spirituale.
Se i racconti degli altri viaggi mi sono parsi più 'mototuristici', in questo libro traspare un'esperienza più intima e per questo più interessante.
24
IlarioB
utente del
Forum dei Motoviaggiatori
20.5.2016
Questo libro mi è piaciuto moltissimo perché veramente ti trovi ad essere trascinato non solo nel vortice dei pensieri e dei sentimenti dell'autore, ma anche nei secoli di storia controversa di popolazioni con caratteri diametralmente opposti ai vicini. Vicini che sono stati e rimangono per un l'altro avversari temibili. Che sono stati costretti a vivere, combattere e sopportarsi nel limite dell'estremo! E ci vuole coraggio, voglia di conoscere il mondo superando ogni barriera, e spirito libero, e cuore, per viaggiare da soli in moto in quelle terre martoriate!
Il libro, insieme all'altro libro. "Italia-Giappone e rientro", avendoli in formato ebook, me li porto sempre appresso durante i miei continui spostamenti.
Gli altri bellissimi due, in formato cartaceo, "La meta è la strada" ed "Il giro del mondo in 83 giorni" (tutti e due con dedica personalizzata dall'autore) li tengo a casa pronti ad accogliermi sulla testa del mio letto per cullarmi prima di dormire ed ispirarmi e sognare, per attraversare il modo come l'autore.
     

 

DVD

  1
Ottavio Marcantonio
motociclista
6.4.2011
Complimenti, hai realizzato dei video bellissimi che anche dallo schermo del televisore ti rendono partecipe di tutti gli aspetti del viaggio. Aggiungo che non tralasci l'aspetto turistico e culturale dei luoghi.
2
Morris Capelli
motociclista
27.4.2011
Ho guardato i dvd, sono stati veramente interessanti!!
Mentre li guardavo mi immaginavo di essere lì anch'io!! Veramente stupendi, una parola sola per commentare, COMPLIMENTI!!!
3
Daniele Moro
motociclista
1.8.2011
Ho letto con soddisfazione anche il Tuo ultimo libro e visionato più volte i dvd e Ti rinnovo tutti i miei complimenti.
Attendo con impazienza il Tuo prossimo libro.
4
Maurizio Francesconi
Presidente del
Gold Wing Club
i Lupi dell'Appennino

8.5.2012
I due dvd sono strutturati in capitoli corrispondenti ai 22 giorni del viaggio. E' un racconto completo del viaggio stesso, illustrato in "presa diretta". Mantiene l'ottima formula del dvd precedente, con il racconto della tappa effettuato a fine giornata, sapientemente montato con le avvincenti immagini in diretta, riprese anche con la telecamera di bordo montata sul casco. Molto belle le cartine animate, presenti all'inizio di ogni singola tappa. Interessanti i numerosi riferimenti alla storia e all'attualità dei luoghi visitati. Le oltre 4 ore di video scorrono piacevolmente, mantenendo desto l'interesse dello spettatore fino alla fine.
5
Pino Manzi
motociclista
13.10.2012

Le tue avventure di viaggio hanno qualcosa di magico: riescono a trasportarmi indietro nel tempo, ai miei 15 anni quando con una Gilera 500 Saturno Sport, forcella a pantografo con mollone centrale e modificata in stile chopper da un abile meccanico dell’epoca, folleggiavo per immensi pascoli ovini del sub Appennino Dauno. Sono passati ben 46 anni da allora (... e 9 motociclette…) e leggendo i tuoi meravigliosi racconti di viaggio s’è risvegliato lo stesso entusiasmo tanto che da pochissimo ho acquistato una Gold Wing GL 1500 usata. Non certo per compiere le tue imprese (sono consapevole dell’età) grazie alle quali, però, mi sento partecipe e si appaga in parte quello spirito di avventura ancora vivo in me.
Pensa che mi accingo a rileggere e rivedere i filmati per la terza volta e ti assicuro che non stancano mai: un’opera d’arte è tale quando rileggendola più volte, anche con spirito critico, riesce sempre a trasmetterti nuove emozioni. E’ difficile da spiegare: riesco ad immergermi completamente in quei viaggi, a vivere e condividere  ansie, paure o insicurezze di varia natura inevitabili quando si viaggia come, per esempio, dovere necessariamente proseguire anche con raffreddori o dolori di varia natura, mal di pancia compresi che appaiono quando si cambia repentinamente ambiente a causa di cambiamenti di fuso orario e conseguentemente di alterazione dei bioritmi (vedi funzioni intestinali) e che vanno a costituire l’imponderabile. Sono certo che non è  facile programmare a monte viaggi di quella portata, specialmente quando si pensa a tutta la parte burocratica che l’attraversamento di vari Stati comporta, dei rischi che si corrono e dell’imponderabile  di cui sopra che si annida ovunque ma tu... niente, imperterrito parti consapevole che, in prior, “La meta è la strada”; in alter, le mete programmate. Bravo Marcello; hai saputo trasformare la tua moto in una compagna fedele pronta a soddisfare la tua innata voglia di viaggi, di scoperte, di avventure, di libertà e renderci partecipi con i tuoi racconti. Insomma, un vero centauro che è riuscito a conciliare tutto quanto pur con ristrettezze temporali causa impegni di lavoro.
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il resto del commento, comune al libro, è riportato sopra, tra i commenti al libro.

     
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