Calabria e Basilicata
con Popy, Bagnatozuppo e Mikello 25.4.2006
Dopo un topic
sul forum di Mototurismo in cui abbiamo preso gli accordi
per un giro in questo giorno di festa, puntualmente alle 8
io e Popy ci ritroviamo alla stazione di servizio Esso all'uscita
da Lecce.
Abbiamo appuntamento con Bazu e Mikello (già
in giro da due giorni in Basilicata) tra le 13 e le 14 alla
diga del Pertusillo (PZ), ma prima ci aspettano parecchie
curve! Infatti il programma prevede di arrivare fino a Trebisacce
(in Calabria) e da lì attraversare il massiccio del
Pollino per giungere in Basilicata; poi, su strade di montagna,
strette e tortuose, fino all'appuntamento con i nostri due
amici.
La giornata (come da previsioni) è splendida:
cielo sereno e temperatura mite.
Dopo un trasferimento veloce (non quanto vorremmo,
visti i controlli, due autovelox rilevati), arriviamo in Calabria,
ne costeggiamo la costa ionica (Castello di Roseto Capo Spulico)
e, poco prima di Trebisacce, ci dirigiamo verso
l'interno.
La strada comincia ben presto a salire e giungiamo
a Albidona,
dove abbiamo (soprattutto io) qualche difficoltà
ad attraversare l'abitato, a causa delle strade ripide, strette
e lastricate di grosse e irregolari pietre
La strada è un continuo di curve e attraversa
il massiccio del Pollino, diretta verso la Basilicata.Presenta
anche due caratteristiche abbastanza comuni in queste zone:
traffico quasi inesistente (a parte un certo tipo)e
fondo stradale pessimo. L'asfalto c'è, ma le buche
abbondano, e si deve fare molta attenzione per evitarle. Oltre
alle numerose frane, che a volte invadono la sede stradale
di detriti, in certi punti addirittura una parte della strada
è "slittata" a valle!
Prudenzialmente, chiedo informazioni ad un
uomo della forestale incontrato sulla strada,che
mi rassicura che, comunque, la strada è transitabile,
anche se ha nevicato fino a 4/5 giorni fa!
Imbocchiamo una strada secondariache
ci porta in Basilicata e sulla cima del Monte Carnara (m 1.284).
Cominciando a scendere sul versante nord del
massicio del Pollino (quello lucano), noto che il territorio
è più boscoso.La
strada è sempre impegnativa, per le curve continue
e soprattutto per quanto è dissestata: ma è
comunque molto divertente!
Percorriamo una zona dove esistono ancora alcune
minoranze di origine albanese, come testimoniano i nomi dei
paesi attraversati: San Paolo Albanese, San Costantino Albanese.
Poi Francavilla in Sinni, San Chirico Raparo (m 780)e,
infine, intravedo la valle dell'Agri,dove
ci aspettano Bazu e Mikello. Scendiamo nella valle attraverso
una stradina molto stretta e ripida, scovata "grazie"
al gps"!
Arriviamo al luogo dell'appuntamento con Bazu
e Mikello (diga del Pertusillo) alle 14, in perfetto orario
(era tra le 13 e le 14).
Rifocillatoci,comincia
il ritorno. Costeggiamo il lago artificiale del Pertusillo,breve
sosta sulla digae,
attraverso la valle dell'Agri,raggiungiamo
rapidamente nuovamente la costa ionica.
Ma non siamo sazi di moto (e di curve): quindi
c'è il tempo per una piacevole deviazione, con la salita
verso Montalbano Ionico: appena 3,5 km (da quota m 60 a 250),
ma ricchi di belle curve e finalmente con un asfalto buono
che permette di piegare e correre con più sicurezza
di prima.
Ci salutiamo presso Taranto.
Partito (da Lecce) alle 8, rientrato alle 19.
Km 623 in h 8.30 di guida (media 73).
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