gold-wing.it - "La meta è la strada"

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Oggi pomeriggio rientravo tranquillamente dall'ufficio.
Superstrada, curva dolce a sinistra, leggera salita.
Sereno, tranquillo, attento alla guida.

Un camion davanti. La mia andatura è, come al solito, di 95 km/h (il limite e 90), cruise inserito quindi velocità assolutamente costante.

Guardo dietro, metto la freccia per superare il camion e mi sposto a sinistra.

Dopo un attimo vedo negli specchietti un'Alfa: non riconosco il modello (146, 155, con tutti questi numeri mi confondo), ma una cosa è certa: va forte, molto forte, TROPPO forte!

Il camion va più piano di me, ma non troppo, stimo a 80 km/h, quindi la differenza di velocità è tale che il sorpasso appena iniziato durerà un po', troppo per un automobilista impaziente.

L'auto si fa sotto: ma che fa? E' impazzito? Se la Gold Wing è lunga 2 metri e 60, e l'Alfa circa 4 e mezzo, stimo che il muso dell'auto disti dal mio bauletto non più di 2 metri, forse meno.

La manovra è chiara, l'auto sembra dire: "togliti di mezzo dalla strada, lumaca, che devo passare io!".

In queste condizioni potrei rallentare (molto dolcemente!), accellerare per affrettare il sorpasso e lasciargli strada, oppure ... niente.

Ed è quest'ultima cosa quella che faccio: non tocco il cruise e il sorpasso continua, tranquillo, interminabile, con l'auto sempre incollata dietro.

Potrei anche ricorrere al vecchio trucchetto di toccare appena il freno per spaventarlo, ma è davvero TROPPO vicina!

Ma non voglio dargli soddisfazione accelerando per dargli strada, quindi per alcuni interminabili secondi, continuo alla mia velocità.

Finalmente, il sorpasso finisce e rientro nella corsia di marcia per dargli strada.

Mentre l'auto mi sorpassa faccio in tempo a vedere il pilota, sui 40/50 anni, che fa un gesto con la mano come per dire ("ma guarda un po' questo qui che non mi dava strada"); accanto ha una donna.

Sono un po' scosso, esito un attimo, poi ...

Poi mi scatta qualcosa dentro, sono arrabbiato! Ma chi si crede di essere questo: il padrone della strada: mi piomba come un razzo a 180 km/h, incollato a 2 metri e pretende che mi tolga subito di mezzo?

Come ho detto, mi scatta qualcosa dentro ... e nella mia mano destra.

Stacco il cruise e decido di chiedere (per una volta) tutti i 100 cavalli alla mia Gold.

La strada è rettilinea, tranne due lunghe curve che conosco a memoria fra qualche km: 40 km veloci fino a Lecce. Apro il gas fino a fondo corsa.

La moto si lancia in avanti: in un attimo sono a velocità da ritiro della patente, pochi secondi dopo alla velocità massima della moto (quasi 190 km/h), 5.000 giri (o poco più).

Accendo tutte le luci: l'auto è raggiunta in meno di un minuto: adesso ti tallono io!

Non lampeggio, mi limito a seguirla, però a distanza di sicurezza, non tanto vicino come aveva fatto lui, ma non tanto lontano da non fargli sentire il mio "fiato" addosso.

Non mi nota: certa gente pensa solo a guardare avanti, non immagina che possa esserci qualcuno più veloce dietro. E poi l'accelerazione della moto è stata brutale, assolutamente non paragonabile a quella di un auto, sia pure sportiva (Ferrari, forse, a parte), non immagina che, dopo avermi superato a meno di 100, adesso gli stia dietro a 180.

Ma dopo un poco mi vede. Non posso guardarlo in faccia, ovviamente, ma chi ha guidato per centinaia di miagliaia di km sulle strade certe cose le capisce: lo si intuisce da piccoli movimenti delo sterzo, da leggere esitazioni nella guida: è sempre sulla corsia di sorpasso, ma è meno sicuro, tentenna, accenna ad un rientro nella corsia di marcia, ma poi, testardamente, resta su quella di sorpasso.

Ah sì? E allora ...

La velocità è calata dai 190 ai quasi 180, poiché ho l'auto davanti a me.

La corsia di marcia è libera. Dopo un ennesimo sorpasso che lo ha costretto a rallentare un po' (circa 160 km/h) decido di sfruttare la netta superiorità della moto in ripresa, apro tutto il gas, mi sposto sulla corsia di marcia, e lo lascio di sasso sulla mia sinistra.

In un attimo gli sono davanti e torno a 190. Guardo negli specchietti.

Lui continua ad andare veloce, ma non riesce a tenere il mio ritmo, poiché ad ogni rallentamento dovuto al traffico perde alcuni secondi per tornare alla velocità di 180/190, mentre la moto scatta come un fulmine.

Va avanti così per un po', poi lui resta dietro.

Arrivo a Lecce decelerando a velocità più normali.

L'adrenalina è calata.


NON LO FATE!

HO SBAGLIATO, non si fa.

In casi simili, lasciate passare, tanto, prima o poi, si farà male (da solo, speriamo).

Non rischiate la vostra vita per certa gente.

Ripeto: ho sbagliato, non lo fate ....

... però, che soddisfazione.

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                                     dal 12.2.2007