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Sei in: MOTO - GIBILTERRA - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 1
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AI CONFINI D'EUROPA (SUD-OVEST)
Gibilterra - Cabo da Roca - Santiago de Compostela

Tabella di marcia

Nel 2003 Capo Nord, nel 2004 avventura in solitaria per mare, quest’anno che si fa?

Apro la cartina e la decisione arriva quasi immediata: l’estremo sud d’Europa (Tarifa, in Spagna, vicino Gibilterra, latitudine 36° N) e l’estremo ovest (Cabo da Roca, Portogallo, vicino Lisbona, longitudine 9° 30’ W).

Per l’estremità orientale (vicino alla città russa di Vorkuta, negli Urali settentrionali, longitudine 66 ° E), aspetterò che la situazione in Russia migliori!

Periodo scelto, come al solito per i miei viaggi più lunghi, giugno, per avere il massimo di luce. Inoltre in questo modo riuscirò anche a partecipare ai raduni internazionali Gold Wing di Spagna (4/6 giugno, Benidorm, Valencia) e Portogallo (10/12, Quarteira, Algarve)

La moto è sempre quella, da 7 anni: Honda Gold Wing 1500 del ’98, che compirà 300.000 km l’ultimo giorno del viaggio.

Tenda e in solitaria: 10.000 km in 16 giorni.

Programmo le varie tappe al computer e le scarico sul gps: una per ogni giorno. Ora non mi resta che seguirle, libero ovviamente di fare le variazioni che vorrò.


1.6.2005 - mercoledì - giorno 1
Lecce (6.18) - S. Martin de Crau (F) (21.40)
Km 1.513, guida h 12.25, viaggio h 15.22
Tabella di marcia

La prima tappa potrebbe definirsi una classica di trasferimento (anche se in moto nessuna tappa è mai puro trasferimento): voglio coprire la massima distanza possibile in modo da arrivare in tempo a Benidorm per il raduno (venerdì sera), avendo il tempo di visitare Andorra e i Pirenei orientali. I 1.500 km previsti non sono certo un problema, né per me né per la mia moto (a marzo ne ho percorsi 1.800 per arrivare in Belgio): devo comunque tener presente che ho davanti altri 15 giorni di viaggio, quindi non devo stancarmi troppo.

Tappa scorrevole, ovviamente (vista la distanza da percorrere) tutta in autostrada, a velocità codice (o poco più). Caldo, spezzato solo da un forte temporale tra Toscana e Liguria.

Indosso la mia solita tenuta estiva: jeans e maglietta di cotone a maniche corte (naturalmente se sopportate le protezioni fate bene a indossarle, ma io sono fatto così). Stivali e casco ovviamente.

In Liguria mi ferma la Polizia stradale che cerca di farmi una multa prima per il portapacchi posteriore inferiore non omologato (ma un portapacchi amovibile non deve essere omologato, è considerato un bagaglio, basta che sia ben fissato!), poi perché l’attrezzatura da campeggio montatavi sopra coprirebbe parzialmente la targa(foto fatta ad Andorra): dopo un quarto d’ora di schermaglie legali (visto che non riuscivano a trovare l’articolo del codice che mi inchioderebbe) mi lasciano andare.

Il primo degli 15 confini che attraverserò in questo viaggio passa come passeranno quasi tutti gli altri: senza alcun controllo e senza nemmeno mettere piede a terra.

Le veloci (mai abbastanza) e care autostrade francesi mi portano ben presto fino al delta del Rodano, nella Camargue, dove trovo il previsto campeggio nel bosco.

E’ piuttosto tardi, ma, prima di arrivare al campeggio, ho comunque modo di visitare il grazioso borgo di S. Martin de Crau.

Si conclude quindi la tappa più lunga del viaggio: moto e pilota si concedono un meritato riposo.

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