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                   CAPO 
                    NORD, A MODO MIO 
                    (10.000 km in 10 giorni) 
                  
                  La cronaca finisce qui, ma, 
                    inevitabilmente, mi si chiederà (qualcuno lo ha già 
                    fatto) cosa mi è rimasto di questo viaggio; oltre all’estratto 
                    conto chilometrico della carta di credito! 
                  Mi è rimasto … la bellezza delle 
                    montagne dell’Austria, la corsa libera attraverso la 
                    Germania, la dolcezza della campagna danese, l’arditezza 
                    dei ponti sul Baltico, la maestosità dei fiordi norvegesi, 
                    la sorpresa nel vedere la neve a contatto del mare, il passaggio 
                    del circolo polare tra la neve, l’asprezza del paesaggio 
                    della Norvegia settentrionale, l’improvvisa apparizione 
                    delle isole Lofoten dopo una curva, la mutevolezza del tempo 
                    a Capo Nord, gli ampi spazi della Finlandia, le sterminate 
                    foreste della Svezia. E tanto altro, anche più di quanto 
                    ho scritto in questo resoconto. 
                  Mi è rimasta la consapevolezza che con 
                    la mia moto posso arrivare dovunque voglio in Europa, anche 
                    dormendo in tenda, anche guidando per 1.000 km al giorno per 
                    10 giorni. 
                  Mi è rimasta la convinzione che, per 
                    quanto bella e interessante possa essere la mia meta, la vera 
                    meta non è il punto di arrivo, perché, in moto, 
                    “la meta è la strada”. 
                  [FILMATI] 
                  
                     
                      g  | 
                      Mappe   | 
                      Tappe 
                            | 
                      Km  | 
                     
                     
                      1  | 
                       | 
                      Lecce-Brannenburg | 
                      1.323  | 
                     
                     
                      2  | 
                       | 
                      Brannenburg-Angelholm | 
                      1.446  | 
                     
                     
                      3  | 
                       | 
                      Angelholm-Trondheim | 
                      1.033  | 
                     
                     
                      4  | 
                       | 
                      Trondheim-Bognes | 
                      812  | 
                     
                     
                      5  | 
                       | 
                      Bognes-Capo Nord-Skarsvag | 
                      866  | 
                     
                     
                      6  | 
                       | 
                      Skarsvag-Capo Nord-Pajala | 
                      660  | 
                     
                     
                      7  | 
                       | 
                      Pajala-Sandame | 
                      888  | 
                     
                     
                      8  | 
                       | 
                      Sandame-Odense | 
                      1.082  | 
                     
                     
                      9  | 
                       | 
                      Odense-Bressanone | 
                      1.327  | 
                     
                     
                      10  | 
                       | 
                      Bressanone-Lecce | 
                      1.152  | 
                     
                     
                       | 
                       | 
                       | 
                      10.589  | 
                     
                   
                    
                  
                  - La moto utilizzata è stata la mia 
                    Gold Wing GL 1500 SE del ’98 (180.000 km a Capo Nord) 
                    che mi ha accompagnato sempre senza esitazioni. Consumo 
                    medio di benzina km/l 13,33, dai 10,74 di media in Germania 
                    ai 17,06 in Norvegia; olio 1 litro; gomme (Dunlop K177 montate 
                    nuove alla partenza) consumate dai 4 mm originali dell’anteriore 
                    a 3, la posteriore da 8 a 5,5 (dopo ci ho fatto altri 10.000 
                    km). I bagagli sono stati sistemati nei 3 bauli di serie (litri 
                    50+48+69= tot.167), vari piccoli vani sparsi nella moto, una 
                    borsa sopra il portapacchi superiore, più un portapacchi 
                    supplementare removibile in acciaio applicato dietro, sotto 
                    la targa (attrezzatura della tenda). 
                  - Il periodo del viaggio è stato giugno 
                    che considero il migliore per quella zona: dopo aumenta la 
                    probabilità di pioggia, prima fa troppo freddo. Inoltre 
                    c’è la maggior quantità di luce. 
                  - I pernottamenti sono avvenuti sempre in tenda. 
                    I campeggi, numerosissimi in Scandinavia (anche se frequentati 
                    soprattutto da camper), sono tra le poche cose in quei paesi 
                    ad avere un costo “normale” (da € 9 a 14). 
                    Per chi vuole qualche comodità in più, ci sono 
                    nei campeggi le tipiche casette di legno (hytte), certo più 
                    care, ma sempre meno dei quasi inavvicinabili alberghi. 
                  - Costi. 
                    In tutto € 2.013, dovuti principalmente alla moto, € 
                    1.536 76,3 % (benzina € 848 42,1% e manutenzione stimata 
                    € 688 34,2%); irrisori quelli per mangiare (€ 127, 
                    6,3 %) e dormire (€ 68, 3,4 %). Sono andato avanti quasi 
                    esclusivamente a panini (nelle stazioni di servizio e nei 
                    numerosi cloni di McDonald’s). Pedaggi € 251 (12,5 
                    %), telefono e cartoline € 31 (1,5 %). 
                  - Cartografia: atlante stradale turistico Europa 
                    (1:900.000) del Touring 
                    Club Italiano (a spirale, molto pratico) e carta Scandinavia 
                    e Finlandia (1:1.500.000) della Michelin (usata a nord di 
                    Trondheim, dove il TCI invece usa la scala 1:2.800.000). 
                  - Abbigliamento: l’itinerario si è 
                    svolto dalla latitudine di 40° e temperatura di quasi 
                    40° (Lecce) a quella di 71° e temperatura di 3° 
                    (Capo Nord). Non esiste un capo di abbigliamento unico che 
                    possa soddisfare una simile escursione termica. Si deve tenere 
                    presente che la mia moto, molto protettiva, consente di viaggiare 
                    vestiti abbastanza “leggeri”. Sono valutazioni 
                    soggettive (in moto è meglio proteggersi sempre), comunque 
                    ritengo che la soluzione migliore sia vestirsi a strati: io 
                    sono partito dall’Italia in jeans e maglietta a maniche 
                    corte, aggiungendo poi una leggera giacca (impermeabile e 
                    traspirante) e, alla fine, un pratico pile (chiuso con zip) 
                    sotto la giacca. Sopra i jeans in caso di pioggia ho indossato 
                    dei soprapantaloni (impermeabili e traspiranti come la giacca) 
                    che poi, nella metà settentrionale del viaggio, ho 
                    tenuto per tutto il percorso (visto che era “fresco” 
                    era inutile metterli e toglierli, considerando la variabilità 
                    del tempo). Hanno completato il tutto gli stivali (pelle e 
                    goretex), indossati sempre. 
                    Una possibile scelta opposta sarebbe quella 
                    di indossare una tuta di pelle, sentendo (molto) caldo al 
                    sud e (forse un po’) freddo a nord, risparmiando nello 
                    spazio per i bagagli, spazio che, invece, per le nostre 
                    moto non è un problema. Ma tenete presente che trovare 
                    pioggia è praticamente certo e, dopo un’intera 
                    giornata (e 1.000 km) sotto l’acqua, la pelle si inzuppa 
                    (anche se col goretex sotto). 
                    Poi c’è la possibilità dell’abbigliamento 
                    sintetico, che però non amo e non uso. 
                  - Pagamenti. Ho utilizzato praticamente sempre 
                    la carta di credito (rifornimenti di benzina, panini, camping). 
                    Solo tre volte non è stata accettata: un campeggio 
                    in Norvegia (solo Visa, non la mia Mastercard, poi mi ha fatto 
                    campeggiare gratis) e uno in Svezia (ha accettato gli euro), 
                    e una stazione di servizio in Danimarca, a Odense (in città, 
                    vicino al campeggio, quindi non sull’itinerario principale). 
                    In casi di emergenza, l’euro normalmente è accettato 
                    anche in Danimarca, Svezia e Norvegia (gli unici Stati del 
                    viaggio che non lo utilizzano come moneta ufficiale): in questi 
                    casi vi daranno l’eventuale resto nelle Corone locali 
                    (valore da 11 a 13 cent. di euro). 
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