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Sei in: MOTO - ITALIA GIAPPONE E RITORNO - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 19

ITALIA - GIAPPONE E RITORNO
3.6/31.7.2011 - km 33.876

Andata
10 11 12 13 14 15 16 17 18  
Corea
19 21 22 23 24 25 26 27 28  
Giappone
29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

(Altaj: 49/51)

 
Ritorno
39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59
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21.6.2011 - martedì - giorno 19
Vladivostok
Vladivostok
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Fotoalbum del giorno

Il primo giorno del viaggio con km 0!
Prima sposto la moto all'interno della dogana (ma sono meno di 200 metri), più vicina alla nave. Sposta la sua moto anche Davide, che è riuscito finalmente a trovare il biglietto.
Quindi giro turistico (a piedi) di Vladivostok.
Parto dalla stazione (di fronte alla dogana), il mitico capolinea della Transiberiana. Qui una stele ricorda appunta la fine della Transiberiana, km 9.288 (io ne ho fatti 9.630, da Mosca).
                                                                                        

Molto bella la stazione anche dal punto di vista architettonica, con gli affreschi interni, restaurati, che ricordano la colonizzazione russa della regione.


Nella piazza della stazione, la grade statua di Lenin indica a sud... e io vado a nord, dove ci sono le cose più interessanti da visitare.
La casa natale di Yul Brynner, dove, ironia della sorte, ora c'è un barbiere.
La casa Bianca, sede degli uffici amministrativi:
    

La grande Piazza Bortsov Revolutsii con l'imponente monumento ai combattenti per il potere sovietico nell'estremo oriente:


L'arco trionfale, costruito nel 1891 per lo Zar Nicola II, presso il porto:


Il sottomarino-museo S-56 (della II guerra mondiale):


Noto diversi turisti in giro per la città, in particolare cinesi. Un gruppo di turisti cinesi li vedete nella foto di sopra (quella ai combattenti per il potere sovietico nell'estremo oriente); questa invece è la loro guida (russa), fotografata presso le fortificazioni del porto (a destra si vede la poppa del sottomarino):


Poi vado verso la funicolare, ma, a causa dei numerosi lavori in corso (questa città sembra un unico enorme cantiere), sbaglio strada e invece di arrivare alla stazione inferiore della funicolare, arrivo a quella superiore, con conseguente ripida scarpinata a piedi che mi sarei volentieri risparmiata.
Purtroppo la fitta nebbia non mi permette di ammirare il panorama.
Ridiscendo con la funicolare:


Torno alla stazione marittima dove dove avevo appuntamento con l'agente marittimo che mi dice di andare alla dogana per firmare altri documenti; questo ufficio della dogana è piuttosto lontano e prendo un autobus. La dogana russa è snervante, nonostante l'assistenza di un incaricato dell'agenzia. A un certo punto mi dicono che manca un documento (serviva il mio originale, non bastando la fotocopia dell'agenzia) e devo tornare in albergo a riprenderlo (altri 2 autobus).
Altre ore perse nella dogana, dove però, devo ammettere, l'attesa non è stata completamente spiacevole.
Noto infatti le bellissime divise del personale della dogana russa: l'ufficio è composto esclusivamente da donne, tutte giovani, belle, quasi tutte bionde e tacchi alti, e in minigonne vertiginose. Non ho mai visto un ufficio simile.:shocked: Mi viene il dubbio che sia un "corpo speciale" dell'esercito russo.:crazy:
Già la componente femminile della città è "notevole", ma questo ufficio è proprio eccezionale. Devo proprio dire che si tratta delle più belle divise che abbia notato delle dogane nella varie parti del mondo. Mi spiace di non avere foto dell'interno della dogana, ma, essendo zona militare, non potevo fotografare.
Comunque, dopo un po' la pratica burocratica è finita e sono tornato all'albergo.
La sera torno al porto a controllare la moto: nessuna novità. La nave è ancora col portellone chiuso (la mia moto è sul margine sinistro della foto):


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