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Sei in: MOTO - ITALIA GIAPPONE E RITORNO - DIARIO DI VIAGGIO - GIORNO 40

ITALIA - GIAPPONE E RITORNO
3.6/31.7.2011 - km 33.876

Andata
10 11 12 13 14 15 16 17 18  
Corea
19 21 22 23 24 25 26 27 28  
Giappone
29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

(Altaj: 49/51)

 
Ritorno
39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59
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12.7.2011 - martedì - giorno 40
Vladivostok
Vladivostok
km 0
viaggio h 0, guida h 0

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Fotoalbum del giorno

Bloccato a Vladivostok!
A mezzogiorno (sono tornato a +9 rispetto all'Italia, a differenza di Corea e Giappone dove ero a +7, nonostante quei paesi siano circa alla stessa longitudine di Vladivostok) vado a guardare il traghetto, ma ha ancora la stiva chiusa.
Intanto ho contattato (già da ieri sera) la mia agenzia marittima, che mi ha affidato ad un agente locale che seguirà (con me) tutte le pratiche necessarie per lo sdoganamento della moto.
Sì perchè, la moto, una volta caricata sul traghetto, è considerata merce spedita, come se viaggiasse da sola, con tutte le complicate conseguenze doganali russe: importazione, tasse, carte, uffici vari, perdite di tempo...
Non è come i paesi "normali", in cui scendi dal trraghetto in sella alla tua moto e, dopo i soliti controlli, via! No, qui è come se l'avessi spedita in aereo!
Dopo mezzogiorno, come d’accordo, a mezzogiorno telefono all’agente marittimo per vedere cosa fare: mi ha risposto che per oggi non se ne parla e di chiamarlo domani: che paese di m####!
Alle 13 torno alle nave e assisto allo sbarco della moto. Stavolta la scena non è esilarante come all'imbarco (tre uomini che la caricano a spinta), ma quasi.
Prima vedo entrare un carrello elevatore (e qui già immagino) e poi lo vedo uscire... con la mia moto.


Si vede che hanno capito che la Gold Wing pesa troppo per portarla a spinta!
Sono comunque un po' preoccupato, perchè la moto ci sta appena sul carrello, col bauletto che sporge.
Comunque la tengono in quattro: uno seduto sopra e tre di lato.


Infine il carrello si abbassa,


scendono la moto senza problemi e un marinaio (l'unico senza casco!) la guida fino al vicino parcheggio della dogana.
                                                                                  

Per il resto della giornata, niente di particolare. Sistemo qualche foto, faccio due passi (la città l'ho già visitata all'andata).
Incontro un motociclista belga (Luc) su Transalp, che sta completando il suo lungo giro del mondo, tornando in Europa attraverso la Russia (più o meno il mio prossimo percorso, ma più lento). Si è rivolto alla stessa agenzia quindi nei prossimi giorni seguiremo insieme la parte burocratica. Lui alloggia in un altro posto.
La buona notizia di oggi è che la moto almeno ora è a terra, anche se devo aspettare giovedì (dopodomani) per averla.

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